Rivoluzioni e continuità nello sviluppo scientifico

Piero Dalpiaz

 

Riassunto:

La scienza come ogni tipo di cultura ha avuto una evoluzione e questa si è svolta con improvvise rivoluzioni che facevano cambiare il modo di pensare e lunghi periodi di continuità.

Nella presentazione si individuano 3 importanti cambiamenti rivoluzionari che possono essere riassunti:

  1. Gli antichi filosofi greci che possono essere rappresentati da Pitagora pensarono che la realtà del mondo non era percepita con i nostri sensi, ma che con l’aiuto della matematica sarebbe stato possibile una comprensione razionale di ciò che succede intorno a noi.

  2. Alla fine del Rinascimento Copernico e Keplero reintroducono concetti Pitagorici. Galileo irrompe con un nuovo metodo per conoscere le cose. Infatti pensa che le ipotesi formulate vanno controllate con esperimenti reali adeguati e se non confermate le idee vanno rigettate. Da allora la conoscenza è cumulativa e cresce di generazione in generazione. Questo processo è stato concluso da Cartesio e da Newton.

  3. Alla fine dell’ottocento era impressione diffusa che la Fisica fosse ormai vicina alla comprensione del mondo, rimanevano solo delle piccole incongruenze teoriche e trascurabili piccoli fenomeni non compresi. Dal tentativo di comprendere le incongruenze e certi fatti, iniziò invece una profonda revisione impersonata da Einstein che sconvolse gli importanti concetti di spazio e di tempio e simultaneità degli eventi che modificarono profondamente la gravità di Newton e la meccanica delle altissime velocità. Studiando la struttura della materia principalmente Bohr e Heisemberg iniziarono la comprensione del microcosmo e si resero conto che la meccanica di Galileo e Newton in quell’ambito non funzionava e con la nuova meccanica chiamata Quantistica furono obbligati a rivedere concetti che si credevano assodati come le traiettorie e il principio di causa ed effetto.

 

Diapositive della presentazione